Araldo del Vangelo

 

Una volta che doveva predicare davanti al Papa e ai cardinali, per suggerimento del cardinale di Ostia aveva imparato a memoria un discorso stilato con ogni cura. Se non che, quando si trovò là in mezzo, al momento di pronunciare quelle parole edificanti, dimenticò tutto e non riuscì a spiccicare nemmeno una frase. Allora, dopo aver esposto con umiltà e sincerità il suo imbarazzo, si mise a invocare la grazia dello Spirito Santo. Immediatamente le parole incominciarono ad affluire così abbondanti, così efficaci nel commuovere il cuore di quegli illustri personaggi, da far vedere chiaramente che non era lui a parlare, ma lo Spirito del Signore. Con pari fermezza di spirito parlava ai piccoli e ai grandi, e provava uguale gioia nel parlare a pochi e a molti. Gente di ogni età e d'ogni sesso correva a vedere e ad ascoltare quell'uomo nuovo, donato dal cielo al mondo. Nel nome del Signore, Francesco scacciava i demoni, risanava gli infermi, e, prodigio ancor più grande, con l'efficacia della sua parola inteneriva e muoveva a penitenza i cuori più  ostinati. (FF 1211ss)

 

Presente ai lontani

Ai capitoli provinciali dei frati, ormai sparsi per il mondo, san Francesco non poteva essere presente di persona; ma si preoccupava di rendersi presente con sollecite direttive, con la preghiera insistente e con la sua efficace benedizione. Qualche volta, però, in forza di quella virtù divina che opera meraviglie, vi compariva anche in forma visibile. Durante il Capitolo di Arles, sant’Antonio da Padova, insigne predicatore e glorioso confessore di Cristo, stava predicando ai frati. Ebbene un frate di virtù sperimentata, di nome Monaldo, si mise, per ispirazione divina, a guardare verso la porta della sala capitolare e vide con i suoi propri occhi il beato Francesco che, stando librato nell'aria con le mani stese in forma di croce, benediceva i frati. Tutti i frati, a loro volta, si sentirono ripieni di una consolazione spirituale così grande e così insolita che la ritennero una testimonianza con la quale lo Spirito li assicurava che il Santo era veramente in mezzo a loro. (FF 1081)