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Preghiere di San Francesco
Lodi di Dio Altissimo
Tu
sei santo, Signore solo Dio,
Tu sei trino ed uno,
Signore Dio degli dei.
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
grande e ammirabile Signore,
Il Cantico delle Creature
Altissimu,
onnipotente, bon Signore,
et onne benedictione.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, Laudato si', mi' Signore,
per quelli ke perdonano per lo tuo amore
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate Preghiera davanti al Crocifisso
Alto e glorioso
Dio, Dammi fede dritta, speranza certa,
carità perfetta, umiltà profonda,
Absorbeat
Rapisca, ti prego, o Signore,
Saluto alla Vergine
Ave, Signora,
santa regina,
che sei vergine fatta
Chiesa Ave, suo palazzo. Ave, suo tabernacolo. Ave, sua casa. Ave, suo vestimento. Ave, sua ancella. Ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
Dal Testamento di San Francesco Il Signore dette a me, frate Francesco, d'incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo. E il Signore mi dette tale fede nelle chiese, che io così semplicemente pregavo e dicevo: «Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo». Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà. E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e onorare come i miei signori. E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io riconosco il Figlio di Dio e sono miei signori. E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio di Dio nient'altro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo che essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri. E voglio che questi santissimi misteri sopra tutte le altre cose siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi. E dovunque troverò manoscritti con i nomi santissimi e le parole di lui in luoghi indecenti, voglio raccoglierli, e prego che siano raccolti e collocati in luogo decoroso. E dobbiamo onorare e venerare tutti i teologi e coloro che amministrano le santissime parole divine, così come coloro che ci amministrano lo spirito e la vita. E dopo che il Signore mi diede dei frati, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò. E quelli che venivano per abbracciare questa vita, distribuivano ai poveri tutto quello che potevano avere, ed erano contenti di una sola tonaca, rappezzata dentro e fuori, del cingolo e delle brache. E non volevano avere di più. Noi chierici dicevamo l'ufficio, conforme agli altri chierici; i laici dicevano i Pater noster; e assai volentieri ci fermavamo nelle chiese. Ed eravamo illetterati e sottomessi a tutti. Ed io lavoravo con le mie mani e voglio lavorare; e voglio fermamente che tutti gli altri frati lavorino di un lavoro quale si conviene all'onestà. Coloro che non sanno, imparino, non per la cupidigia di ricevere la ricompensa del lavoro, ma per dare l'esempio e tener lontano l'ozio. Quando poi non ci fosse data la ricompensa del lavoro, ricorriamo alla mensa del Signore, chiedendo l'elemosina di porta in porta. Il Signore mi rivelò che dicessimo questo saluto: «Il Signore ti dia la pace!». Si guardino bene i frati di non accettare assolutamente chiese, povere abitazioni e quanto altro viene costruito per loro, se non fossero come si addice alla santa povertà, che abbiamo promesso nella Regola, sempre ospitandovi come forestieri e pellegrini. ....E chiunque osserverà queste cose, sia ricolmo in cielo della benedizione dell'altissimo Padre, e in terra sia ricolmo della benedizione del suo Figlio diletto col santissimo Spirito Paraclito e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi. Ed io frate Francesco piccolino, vostro servo, per quel poco che io posso, confermo a voi dentro e fuori questa santissima benedizione. Amen.
Della vera e perfetta letizia Un giorno il beato Francesco chiamò frate Leone e gli disse: «Frate Leone, scrivi quale è la perfetta letizia». «Viene un messaggero e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell'Ordine, scrivi: non è perfetta letizia. Così pure che sono entrati nel nostro Ordine tutti i prelati, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re d'Inghilterra; scrivi: non è perfetta letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia da guarire gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non è la perfetta letizia». «Ma quale è la perfetta letizia?». «Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda, giungo qui, ed è un inverno così rigido che, all'estremità della tonaca, si formano dei ghiacciuoli che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da queste ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver a lungo bussato e chiamato, viene un frate e chiede: "Chi è?". Io rispondo: "Frate Francesco". E quegli dice: "Vattene, non è ora decente questa, di andare in giro, non entrerai". E poiché io insisto ancora, l'altro risponde: "Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te". E io sempre resto davanti alla porta e dico: "Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte". E egli risponde: "Non lo farò. Vattene dai Crociferi e chiedi là". Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò turbato, io ti dico che qui è la perfetta letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell'anima».
Manda operai nella tua messe! Signore, tu hai sentito compassionequando hai visto la gente stanca e smarrita,senza strada, senza verità, senza vita.Allora ci hai detto: «La messe è molta,ma gli operai sono pochi!Pregate dunque il padrone della messeche mandi operai nella sua messe!».Noi ti preghiamo perché abbiamo veramente bisogno di nuovi apostoli che rispondano alla tua chiamata e che portino la salvezza che viene da te. Abbiamo bisogno di uomini come Francesco che annuncino la pace; come Antonio, che parlino della tua sapienza. Di donne come Chiara che insegnino la preghiera, o come Elisabetta, che ti onorino nei poveri. Abbiamo bisogno di parroci generosi, di suore intrepide, di sposi fedeli, di giovani coraggiosi, di servi di tutti. Signore, abbiamo bisogno di santi che ci mostrino il tuo volto. Amen
Benedizione della Famiglia La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. E con il tuo spirito.
Preghiamo: O Dio, Trinità d’amore, aiuta ogni famiglia cristiana a riscoprire la bellezza di essere una piccola chiesa domestica, chiamata ad essere santa come lo sei tu. Aiutaci a crescere ogni giorno nella fede, nella speranza e nell’amore. Insegnaci a dividere il pane con chi ha fame, a donare affetto a chi è piccolo, malato e solo.
Ti chiediamo ora Signore la grazia di ravvivare, nel segno di quest’acqua benedetta, il ricordo del nostro Battesimo e l’adesione a Cristo Signore, crocifisso e risorto per la nostra salvezza. Amen
Dio vi riempia di ogni gioia e speranza nella fede. La pace di Cristo regni nei vostri cuori. Lo Spirito Santo vi dia l’abbondanza dei suoi doni.
E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen.
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