II Primato di Margherita
di Claudio Damioli
Gesù disse loro: "Voi chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro:
"Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù: "Beato
te, Simone figlio di Giona, perchè nè la carne nè il sangue te l'hanno
rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su
questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno
contro di essa" (Mt 16, 15-19). Così Gesù mise Pietro a capo e a
fondamento della sua Chiesa. Pietro, poi, venne a Roma dove, a seguito delle
persecuzioni scatenate da Nerone, subì il martirio nell'anno 64, come ci
informano lo storico Tacito (II sec) e papa Clemente Romano (I sec). Sul colle
Vaticano, il Principe degli Apostoli fu sepolto e nei secoli venerato. Molti,
specialmente tra i protestanti, hanno a lungo contestato 1'esistenza della tomba
di Pietro a Roma e soprattutto delle sue reliquie. Un segno troppo evidente,
questo, del fondamento storico del primato dei pontefici romani, per loro
inaccettabile. Una verità che, invece, per noi cattolici si fonda non solo su
di un dato di fede, ma anche su prove concrete. E le prove del martirio di
Pietro a Roma sono state trovate. Fu Paolo VI a dare al mondo lo storico
annuncio, il 26 giugno 1968: "Le reliquie di san Pietro sono state
identificate in modo che possiamo ritenere convincente, e ne diamo lode a chi vi
ha impiegato attentissimo studio e lunga e grande fatica". Artefice
principale di tale studio e di tali fatiche è stata Margherita Guarducci,
archeologa ed epigrafista di fama internazionale, morta a Roma all'eta di 97
anni.
Il suo nome è inscindibilmente legato proprio al ritrovamento e riconoscimento
delle sacre ossa del Principe degli Apostoli. Gli scavi iniziarono nel 1940, per
volere di Pio XII, sotto 1'altare della Confessione nella Basilica Vaticana.
Durante l'Anno Santo (1950) il Papa annunciava il ritrovamento della tomba di
Pietro. Ma anomalie ed omissioni riscontrate nella conduzione dei lavori,
indussero Pio XII ad affidare, nel 1952, la continuazione delle ricerche alla
Guarducci e la studiosa, dopo anni di meticolosa investigazione, accertò che:
il nome di Pietro ricorre diverse volte nei graffiti della necropoli sotto
1'altare della Confessione; in particolare, in uno proveniente dal "muro
rosso" si può addirittura leggere: Petr[oS] eni (= Pietro è qui dentro).
Nella stessa zona, c'era veramente la tomba terragna dell' Apostolo. Fu
sovrastata da un'edicola funeraria del II sec., cui si sovrapposero
successivamente il monumento - sepolcro fatto costruire da Costantino (321-326)
che spostò le ossa di Pietro dalla tomba originaria in un loculo rivestito di
marmo interno al monumento, quindi 1'altare di Gregorio Magno (590-604), poi
quello di Callisto II (1123) e infine quello di Clemente VIII (1594), che è
1'attuale altare papale della Basilica. Tutto questo susseguirsi di monumenti
eretti in onore di San Pietro è già una conferma che proprio lì il Vicario di
Cristo fu inumato. Le ossa ritrovate nel 1953 erano appartenute ad una sola
persona di sesso maschile, di robusta costituzione e di età compresa tra i 60 e
i 70 anni; sono le caratteristiche umane di Pietro all'epoca del martirio.
Identificate definitivamente nel 1963, oggi siamo certi che quelle reliquie sono
del Principe degli Apostoli. Le uniche che possono attribuirsi con certezza ad
un apostolo di Cristo. Un risultato, questo, di portata storica e di valore
eterno. "Io la ringrazio, a nome mio e della Chiesa di oggi e di
domani", disse Paolo VI esprimendo la sua riconoscenza all'insigne
studiosa. Oggi, con il Grande Giubileo alle porte, il lavoro compiuto da
Margherita Guarducci riveste un particolare interesse per noi cattolici. La fede
di Pietro, disse Paolo VI, "è la pietra della nostra fede". Grazie
alla Guarducci, ora questa verità è più salda.
Bibliografia
Margherita Guarducci, Le chiavi sulla pietra. Studi, ricordi e documenti
inediti intorno alla tomba di Pietro in Vaticano, Piemme, Casale Mon.to
(AL) 1995.
Margherita Guarducci, II primato della Chiesa di Roma, Rusconi, Milano
1991.
Margherita Guarducci, La tomba di san Pietro, Rusconi, Milano 1989.