E Hitler disse: fermate i cattolici
Lo storico tedesco Low ha raccolto i documenti che provano l'odio nazista verso la Chiesa. Le Ss: «Aiuta gli ebrei»
di Antonio Gaspari (Avvenire 7 gennaio 2003)
Arriva dalla Germania la risposta ai recenti
pamphlet contro la Chiesa cattolica - e soprattutto contro Pio XII - pubblicati
ad esempio da John Cornwell e Daniel Goldhagen. Da poco infatti è uscito un
libro - Die Schuld (La Colpa) - con un sottotitolo eloquente, «Cristiani
ed ebrei nel giudizio dei nazisti e nei tempi presenti» (Resch Verlag) in cui
l'autore, lo storico e saggista Konrad Löw, già docente all'università di
Bayreuth, apporta una grande massa di documentazione sull'odio nazista contro la
Chiesa cattolica e sulla protezione degli ebrei da parte dei cattolici.
Si tratta di un volume documentatissimo, 356 pagine con 1.063 note ed una
bibliografia di 331 libri.Pensato soprattutto come una risposta al libro di
Daniel J. Goldhagen I volenterosi carnefici di Hitler in cui i tedeschi
venivano accusati di essere stati complici del nazismo, Löw approfondisce con
dovizia e competenza molti punti finora poco conosciuti della politica nazista,
ed in particolare della persecuzione sistematica e continua dei cattolici.
L'autore bavarese spiega con ampia documentazione che in Germania ancora al
tempo dell'impero non è esistita una persecuzione degli ebrei, anzi la
discriminazione è calata ed il processo di assimilazione e della integrazione
è avanzato. Così, l'antigiudaismo di origine religiosa non trovò credito tra
i sacerdoti della Chiesa cattolica, ed il Zentrum, il partito cattolico,
trovò sostegno, seguaci e voti proprio tra gli ebrei. Un fenomeno che si spiega
con il fatto che la Chiesa cattolica ha condannato il nascente razzismo ed il
nazionalsocialismo con tutta la dovuta chiarezza, mentre gli evangelici furono
in gran parte affascinati dalle teorie razziali.
La nomina di Hitler a Cancelliere fu applaudita infatti dagli evangelici, mentre
i vescovi cattolici condannarono le teorie naziste. Per questo motivo i nazisti
perseguitarono in prima istanza comunisti e ebrei ma anche i cattolici. Secondo
i nazisti, avendo il cristianesimo le radici nel Vecchio Testamento, chi è
contro gli ebrei deve essere per forza contro la Chiesa cattolica. Dalla
documentazione raccolta da Löw emerge inoltre la vasta opera di aiuto agli
ebrei condotta dai cattolici, e questo suscitò ulteriormente l'ira dei nazisti.
L'autore bavarese racconta come i nazisti invocavano «l'indispensabile arma
dello spirito del sangue e della terra contro la peste ebraica ed il
cristianesimo». Nella parte centrale del libro Löw riporta in maniera
dettagliata quanto Hitler, Rosenberg, Goebbels, Himmler e Bormann hanno detto e
scritto su ebrei e cattolici. Hitler in particolare pensava di schiacciare la
Chiesa cattolica «come si fa con un rospo».
Nel libro vengono riportati gli articoli e le vignette pubblicate dai giornali Das
Schwarze Korps (organo ufficiale delle SS) e Der Stürmer (giornale
razzista). Löw fa notare come i nazisti indicavano ebrei e cattolici sempre
insieme contro il regime. In una vignetta pubblicata nel 1938, un ebreo, un
sacerdote cattolico ed un imprenditore capitalista cercano di fermare la
svastica nazista che ruota come le lancette dell'orologio della storia. In un
altra vignetta pubblicata da Der Stürmer nel 1934, un ebreo di fronte
all'immagine di Cristo in croce dice: «...lo abbiamo fatto uccidere, lo abbiamo
deriso, ma siamo ancora oggi difesi dalla sua Chiesa...». In un altra vignetta
pubblicata dallo stesso giornale nel 1939, un sacerdote cattolico viene
disegnato mentre stringe due grandi mani, una con la croce ebraica e l'altra con
la falce e martello. Per avere un idea di cosa i nazisti pensassero dei
cattolici, Löw riporta un rapporto delle SS in cui è scritto: «É
indiscutibile che la Chiesa cattolica in Germania si oppone decisamente alla
politica governativa di opposizione al potere ebraico. Di conseguenza svolge un
lavoro di appoggio ai giudei, li aiuta a fuggire, adopera ogni mezzo per
sostenerli nella vita quotidiana, e facilita il soggiorno illegittimo nell'impero
nel Reich. Le persone incaricate di questo compito godono il pieno sostegno
dell'episcopato e non esitano a sottrarre ai tedeschi e addirittura ai bambini
tedeschi lo scarso vitto per darlo agli ebrei». Löw conclude il libro
raccontando di un dialogo con sua sorella, da cui emerse una storia confermata
da diversi testimoni, secondo cui un amico di famiglia che suo padre portava
sempre a casa, era in realtà un ebreo che fu nascosto e protetto dai suoi
genitori. Questo a conferma di quanto fosse vasta e diffusa l'alleanza tra
cattolici ed ebrei che cercarono di proteggersi dalla furia del nazismo.