7 agosto: viene operata al midollo spinale. Da questo momento rimarra' totalmente paralizzata agli arti inferiori, costretta dapprima su di una poltrona, poi a letto per oltre quattro anni. A poco a poco perde il gusto, il tatto, l’odorato.
In questi anni dolorosi Maria Grazia le e' accanto, sempre; silenziosamente l'aiuta. Benedetta le confida le sue fatiche di ogni giorno e la gioia segreta di certi istanti: "ho molte tentazioni sempre e tu prega per me. Se diro' delle cose a vuoto, domandaGli per me di farmi tacere. Mi accade di trovarmi a volte a terra, sotto il peso di una croce pesante. Allora Lo chiamo con amore, ai suoi piedi e Lui dolcemente mi fa posare la testa sul suo grembo. Capisci, Maria Grazia? Conosci tu la dolcezza di questi istanti?"

Tramite Maria Grazia, Nicoletta entra nella sfera degli amici di Benedetta e le sara' di grande aiuto spirituale.

Tanti altri amici approderanno a questa riva in una pienezza di comunione che fara' della sua stanza un "crocevia di vite". "Si andava in compagnia a trovarla. Il suo non era piu' un letto; al di la' di ogni evidenza Benedetta ci faceva dimenticare di essere presso una persona ammalata. Tutto il giorno, a turno, comunicavamo con lei; c'erano momenti in cui si rideva, sì, si cantava insieme, si recitava nona e vespro". (Dalla testimonianza di Paola). Gli amici le sono accanto nella sua grande spirituale avventura. Benedetta li ama tutti teneramente, profondamente, e insieme formano una cosa sola. Quando non possono andare a trovarla, giungono a lei, come un dono divino, le loro lettere.

"Cara Nicoletta, grazie della tua lettera. Mentre me la leggevano io pensavo mi fosse giunta una grazia e che tale gioia mi fosse scesa dal cielo... Dice S. Agostino. Ti ho gustato ed ora ho fame e sete di te; mi hai toccato ed ora ardo dal desiderio della tua pace".

Di questa sete e di questa fame sono brucianti le lettere che faticosamente Benedetta scrive agli amici e ai familiari:
"... quanto a me, faccio la vita di sempre, pure a me sembra così completa... e' pero' vero che la vita in se' e per se' mi sembra un miracolo, e vorrei poter innalzare un inno di lode a Chi me l’ha data ... Certe volte mi chiedo se non sia io una di quelle cui molto e' stato dato e molto sara' chiesto..."   

(Benedetta festeggia la Pasqua con la famiglia)