MOSTRATI SIGNORE
A tutti i cercatori del tuo volto
mostrati, Signore;
a tutti i pellegrini dell'assoluto,
vieni incontro, Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati
sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno
che sei tu ad andare con loro,
tu che li rendi inquieti
e incendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:
con loro fermati poiché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.
David Maria Turoldo

 

Il bene supremo è la preghiera, il rapporto intimo di amicizia con Dio: essa è comunione con Dio, e ci rende una sola cosa con lui. Come gli occhi del corpo sono illuminati dalla luce, così l`anima che è tutta tesa verso Dio viene investita e penetrata dalla sua ineffabile luce. La preghiera non è un atteggiamento esteriore, ma viene dai cuore, non è limitata a ore o tempi determinati, ma si attua ininterrottamente di giorno e di notte. Non basta infatti dirigere prontamente il pensiero a Dio solo nei momenti dedicati alla preghiera; ma anche quando si è impegnati in altre occupazioni, come l`assistenza ai poveri o altri doveri e opere che arrechino aiuto alle persone, è necessario mettervi dentro il  desiderio e la memoria di Dio, perché queste occupazioni, rese gustose col sale dell`amore di Dio, diventino per il Signore un cibo piacevolissimo. La preghiera è la luce dell`anima, la vera conoscenza di Dio, la mediatrice tra Dio e gli uomini... Con la preghiera l`anima si innalza verso il cielo e si unisce al Signore con un ineffabile abbraccio: come un bambino chiama piangendo sua madre, essa grida verso Dio bramosa del cibo che viene da lui. Esprime i suoi desideri intimi, e riceve doni infinitamente superiori alla natura. La preghiera, con cui ci presentiamo rispettosamente al Signore, è la gioia del cuore e la pace dell`anima... Mentre il corpo resta sulla terra, la preghiera conduce l`anima alla sorgente celeste e la disseta con quell`acqua che diverrà in lei una fonte zampillante per la vita eterna. Essa ci dà la vera sicurezza dei beni futuri e, nella fede, ci fa conoscere meglio il dono di Dio... Quando dico preghiera, non pensare che si tratti di parole. Essa è desiderio di Dio, amore ineffabile che non viene dagli uomini, ma è operato dalla grazia di Dio. L`apostolo dice infatti: Noi non sappiamo pregare come dovremmo, ma lo Spirito stesso intercede per noi con gemiti ineffabili.

Questa preghiera, quando il Signore la concede a qualcuno, è una ricchezza che nessuno può portar via, è un cibo celeste che sazia l`anima. Colui che l`ha gustata, è posseduto da un desiderio eterno di Dio, simile a un fuoco violento che gli infiamma il cuore. Lascia che si compia in te nella sua pienezza, e, per decorare la tua casa di dolcezza e di umiltà, illuminala con la luce della giustizia, rivestila di buone opere come di una superficie lucente. Al posto dei mosaici, metti la fede e la grandezza d`animo. Per compiere l`edificio, poni ancora la preghiera alla sua sommità. Così la casa che preparerai per il Signore sarà completa: lo potrai dunque accogliere come in una splendida reggia, e ne possederai la gloria, per sua grazia, nel tempio della tua anima.

(San Giovanni Crisostomo)

 

Dall’Imitazione di Cristo 

"Il regno di Dio è dentro di voi", dice il Signore. Volgiti a Dio con tutto il tuo cuore, lasciando questo misero mondo, e l'anima tua troverà pace. Impara a disprezzare ciò che sta fuori di te, dandoti a ciò che è interiore, e vedrai venire in te il regno di Dio. Esso è, appunto, "pace e letizia nello Spirito Santo"; e non è concesso ai malvagi. Se gli avrai preparato, dentro di te, una degna dimora, Cristo verrà a te e ti offrirà il suo conforto. Infatti ogni lode e ogni onore, che gli si possa fare, viene dall'intimo; e qui sta il suo compiacimento. Per chi ha spirito di interiorità è frequente la visita di Cristo; e, con essa, un dolce discorrere, una gradita consolazione, una grande pace, e una familiarità straordinariamente bella. Via, anima fedele, prepara il tuo cuore a questo sposo, cosicché si degni di venire presso di te e di prendere dimora in te. Egli dice infatti: Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e verremo a lui e abiteremo presso di lui". Accogli, dunque, Cristo, e non far entrare in te nessun'altra cosa. Se avrai Cristo sarai ricco, sarai pienamente appagato. Sarà lui a provvedere e ad agire fedelmente per te. Così non dovrai affidarti agli uomini. Questi mutano in un momento e vengono meno rapidamente, mentre Cristo "resta in eterno" e sta fedelmente accanto a noi, fino alla fine. Non dobbiamo far molto conto sull'uomo, debole e mortale, anche se si tratta di persona che ci è preziosa e cara; né dobbiamo troppo rattristarci se talvolta ci combatte e ci contrasta. Quelli che oggi sono con te, domani si possono mettere contro di te; spesso si voltano come il vento.

 

Riponi interamente la fiducia in Dio, e sia lui il tuo timore e il tuo amore. Risponderà lui per te, e opererà per il bene, nel modo migliore. "Non hai stabile dimora quaggiù"; dovunque tu abbia a trovarti, sei un forestiero e un pellegrino, né mai avrai pace se non sarai strettamente unito a Cristo. Perché ti guardi tutto attorno quaggiù, se non è questo il luogo della tua pace? La tua dimora deve essere tra le cose celesti; quelle terrene le devi guardare come di passaggio. Passano tutte le cose, e con esse anche tu; vedi di non invischiarti, per evitare di essere catturato e perire. Sia il tuo pensiero sempre presso l'Altissimo; e la tua preghiera si diriga, senza sosta a Cristo. Che se non riesci a meditare le profonde realtà celesti, cerca rifugio nella passione di Cristo e prendi lieta dimora nelle sue sante ferite, così sentirai un gran conforto nella tribolazione, e non farai molto caso del disprezzo degli uomini, sopportando con facilità quanto si dice contro di te. Anche Cristo fu disprezzato dagli uomini in questo mondo e, nel momento in cui ne aveva maggior bisogno, fu abbandonato, tra sofferenze disonoranti, da quelli che lo conoscevano e gli erano amici. Cristo volle soffrire ed essere disprezzato; e tu osi lamentarti di qualcuno? Cristo ebbe avversari e oppositori; e tu vuoi che tutti ti siano amici e ti facciano del bene? Se non vuoi sopportare nulla che ti si opponga, in che modo potrai essere amico di Cristo? Se vuoi regnare con Cristo, sorreggiti in Cristo e per mezzo di Cristo. Che se, una sola volta tu riuscissi ad entrare perfettamente nell'intimo di Gesù, gustando un poco dell'ardente suo amore, non ti preoccuperesti per nulla di ciò che ti piace o non ti piace; troveresti gioia, invece nelle offese che ti si fanno. Giacché l'amore per Gesù ci porta a disprezzare noi stessi. L'uomo che ama Gesù e la verità, l'uomo veramente interiore e libero da desideri contrari alla suprema volontà, può volgersi a Dio senza impacci, e innalzarsi in ispirito sopra se stesso, ricavandone una pace ricca di frutto. Veramente saggio, e dotto di una dottrina impartita da Dio più che dagli uomini, è colui che stima tutte le cose per quello che sono, non per quello che se ne dice nei giudizi umani. Se uno sa procedere secondo la guida interiore, evitando di valutare le cose secondo i criteri del mondo, non si perde nel ricercare il luogo adatto o nell'attendere il tempo opportuno per dedicarsi ad esercizi di devozione. Se uno ha spirito di interiorità, subito si raccoglie in se stesso, giacché non si disperde mai del tutto nelle cose esterne. Per lui non è un ostacolo un lavoro che gli venga imposto né una occupazione che, in quel momento, appaia doverosa; giacché egli sa adattarsi alle situazioni, così come esse si presentano. Colui che è intimamente aperto e rivolto al bene, non bada alle azioni malvagie degli uomini, pur se possano apparire mirabili;

Nulla insozza e inceppa il cuore umano quanto un amore non ancora purificato, volto alle cose di questo mondo; se invece tu rinunci a cercare gioia in ciò che sta fuori di te, potrai contemplare le realtà celesti e godere frequentemente di gioia interiore.

 

OLTRE L' EVIDENZA
Padre, non sappiamo più ascoltare;
Padre, nessuno più ascolta nessuno:
nessuno sa fare più silenzio!
Abbiamo perso il senso della contemplazione,
perciò siamo così soli e vuoti,
così rumorosi e insensati;
e inevitabilmente idolatri!
Anche quando l'angoscia ci assale
donaci, o Padre, di non dubitare;
o anche di dubitare,
ma insieme di sempre più credere:
di credere alla tua fedeltà,
al tuo amore
al di là di tutte le apparenze;
e con il tuo Spirito sempre presente
nella nostra storia.
David Maria Turoldo