Noi crediamo in te, Signore Gesù,

presente nel Sacramento del tuo amore e,

davanti al tuo altare, ti ringraziamo e ti adoriamo.

Tu sei il nostro Salvatore e Maestro,

crocifisso per i nostri peccati e risuscitato per la potenza del Padre.

O Signore misericordioso, vieni e rimani in noi,

perdona i nostri peccati e donaci la pace.

Allontana dai nostri cuori ogni dubbio e ogni timore

e rinvigorisci in noi la fede nella tua passione e nella tua risurrezione,

così che, per la tua grazia, possiamo vivere intensamente il nostro impegno battesimale e

meritiamo di conseguire la vita eterna nel tuo regno.

 

 

Dal Libro dell’Esodo (Es 16)

Tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elim e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dal paese d`Egitto. Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nel paese d`Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatti uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine». Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni altro giorno». Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: «Questa sera saprete che il Signore vi ha Jatti uscire dal paese d`Egitto; domani mattina vedrete la Gloria del Signore; poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti che cosa siamo, perché mormoriate contro di noi?». Mosè disse: «Quando il Signore vi darà alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni, con le quali mormorate contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno le vostre mormorazioni, ma contro il Signore». Mosè disse ad Aronne: «Dá questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: Avvicinatevialla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!». Ora mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco la Gloria del Signore apparve nella nube. Il Sibnore disse a Mosè: «Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore vostro Dio». Ora alla sera le quaglie salirono e coprirono l`accampamento; al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all`accampamento. Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l`un l`altro: « Man hu: che cos`è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «E' il pane che il Signore vi ha dato in cibo. Ecco che cosa comanda il Signo’e:!Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numewo delle persone con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda».

 

ll poema della Quaresima (D.M. Turoldo: il mistero del tempo)

Mi sembra di essere entrato in un mare di profondità senza misura, e di bellezza compatta e inesauribile. Mi riferisco al poema della Quaresima che la chiesa comincia a dispiegare quotidianamente nella sua liturgia, straripando poi nel tempo di Passione, per finire con la grande settimana in cui «tutto avrà compimento» e dalla quale uscirà una «nuova creazione». Settimana che sarà emblema per ogni tempo dell'anno: perché dopo, ogni domenica sarà sempre Pasqua; e ogni lunedì sarà un lunedì santo, in cui Dio per mezzo del Verbo continua a creare tutti questi beni e li santifica, dà loro la vita, li benedice per farcene dono; e ogni martedì sarà appunto un martedì santo; così per tutti gli altri giorni. Una settimana e un tempo che sarà il cardine del mondo anche fisico. Perché, secondo la liturgia, non è l'uomo che rotea intorno ai cieli, alle costellazioni; è il sole e sono le costellazioni e i cieli che roteano intorno all'uomo. Del resto, l'Uomo, il protagonista di questo poema, è Cristo, il Verbo per il quale «tutto è stato creato e niente di quanto esiste può esistere senza di lui» (Gv 1,3). La Quaresima si presenta come un poema finito, completo, come un cerchio di perfezione i cui confini sono la morte e la vita del mondo intero, dell'uomo singolo e di tutta l'umanità, della natura e della soprannatura, del tempo e dell'eterno. Il ciclo prende l'avvio da una cospersione di cenere che ti cala sul capo ricordando che tu, uomo, chiunque tu sia, sei polvere e che in polvere ritornerai; e finisce con un grido di vittoria, inaudito prima dell'avventura del CristL: Perché cercate tra i morti Colui che viÄe? Gesù, l'Uomo-Dio, è risorto e vi precede sulle vostre stesse strade» (cf. Lc –24,5-i); cioè finisce con il trionfo della vita sulla morte, con la frontiera della morte spezzata, spostato oltre la tomba il confine della vita. Nessuno vuole morire; perché siamo nati per la vita e non per la morte.

 

Preghiera Comune

Sospinti dalla parola di Dio, accosviamoci con cuore sincero al nostro salvatore Gesù Cristo e supplichiamolo che la nostra Quaresima sia un tempo di rinnovamento spirituale e di impegno cristiank. Diciamo insieme Ascoltaci, o Signore.

- Perché accogliamo con animo puro il richiamo divino alla penitenza e alla conversione, preghiamo.

- Perché la Quaresima confermi la nostra scelta fondamentale di adesione alla fede e alla parola di Dio, preghiamo.

- Verché, come Gesù, sappiamo essere fedeli a Dio cn tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze, preghiamo.

- Perché Gesù, umile e presente nell'Eucaristia, ci insegni il vero spirito della penitenza quaresimale, preghiamo.

 

O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Qua’esima, segng sacramentale delØa nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna con$otta di vita. Per µristo nostjo Signore.

 

Preghiera dell¡ Didachè ?/o:p>

Ti ringraziamo, o Padre nostro, per la vita e la conoscenzÍ

che ci hai rivelato

per meúzo di Gesù Cristo tuo servo.

A te la gloria nei secoli. Amen.

 

Come questo pane spezzato era sparso sui colli

e raccolto è diventato una cosa sola,

così si raccolga la tua Chiesa

dai confini della terra nel tuo regno;

perché tua è la gloria e la potenza

per mezzo di Gesù Cristo nei secoli. Amen.

 

Tu, Signore onnipotente,

hai creato tutte le cose a gloria del tuo nome

e hai dato ai figli degli uomini

un cibo e una bevanda perché ti lodino;

ma a noi hai fatto dono

di un ci:o e di una bevanda spirituale

e ø della vita eterna, per opera del tio servo Gesù.

Ti ringraziamo perché sei potente.

A te la gloria nei secoli. Amen.

 

Ricordati, Signore, della tua Chiesa;

liberala da tutti i mali,

rendila perfetta nel tuo amore,

riuniscila dai quattro venti, santificata,

nel tuo regno che per lei hai preparato.

Perché- tuo è il potere e la gloria nei secoli.

Amen.