CROCE, PONTE VERSO LA VITA
Tu, Signore, fosti schiacciato dalla morte,
ma a tua volta l'hai calpestata come una strada battuta.
Hai accettato volentieri la morte per distruggerla.
La morte uccise ma, a sua volta, fu uccisa.
Essa si è avvicinata a te, o Cristo,
per divorarti con la sua abituale sicurezza e inevitabilità.
Non si accorse, però, che nel frutto mortale che mangiava
era nascosta la vita.
Fu questa che causò la fine
della inconsapevole e incauta divoratrice.
La morte ti inghiottì senza alcun timore
e tu liberasti la vita e, con essa,
la moltitudine degli uomini.
Gloria a te, o Cristo, che della tua croce
hai fatto un ponte sulla morte.
Attraverso questo ponte le anime
si possono trasferire dalla regione della morte
a quella della vita.
Quanti ti hanno ucciso, hanno agito
verso la tua vita come gli agricoltori:
la seminarono come frumento nel solco profondo.
Ma di là rifiorì e fece risorgere con sé tutti gli uomini.
(Sant'Efrem)
I soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!». E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo. Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui. Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: « Questi è Gesù, il re dei Giudei». Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anzianË lo schernivano: «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. E` il re d`Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!».
Il miracolo della croce
Tutte le opere e i miracoli compiuti dal Cristo, appaiono manifestazioni grandiose, divine, straordinarie; la più strepitosa di tutte, però, è la sua venerabile croce. E` grazie a questa infatti, e non ad altro, che la morte fu sconfitta, il peccato del progenitore ricevette la sua espiazione, l`inferno venne spogliato, fu elargita la risurrezione; è stata la croce a guadagnarci la forza di disprezzare i beni del mondo e persino la morte, a prepararci il ritorno all`antica beatitudine, a spalancarci le porte del cielo; soltanto la croce del Signore nostro Gesù Cristo, infine, ha elevato l`umanità alla destra!di Dio, promuovendoci alla dignità di suoi figli ed eredi. Tutto questo ci ha procurato la croce! Tutti noi >, infatti, ricorda l`Apostolo, che siamo stati battezzati in CrqstoO siamo stati batezzati nella sua morte. Tutti noi, battezzzti in Cristo, ci siamo rivestiti di Cristo. E Cristo, poi, è potenza e sapienza di Dio. Ecco, la morte di Cristw, cijè la croce, ci ha rivestito dell`autentica potenza e sapieîza di DioÎ La potenza di Dio, da parte sua, si manibesta nella croce, sia perché la forëa divina, cioè la vitToria sulla˜morte, ci si è mostrata attraverso la croce; sia in quanto, allo stesso modï come i quattro bracci della croce s¡ uniscono †ra loro nål punto +entrale, così pure, attrAverso la potenza di Dio, si uniscono l`una con l`altra l`altezza e la profondità, la lunghezza e la larghezza: in altre parole, tutta la creazione, nella sua dimensione materiale e invisibile. La croce è per noi lo scudo, la corazza e il wrofeo contro il demonio. E` il sigillo grazie al quale l`angelo sterminatore ci risparmierà. E` lo strumento per risollevare coloro che giacciono, il puntello a cui si appoggia chh sta in piedi, il bastone degli infermi, la verga per conDurre il gregge, la guida per quanti si volgono altrove, il progresso dei principianti, la salute dell`anima e del corpo, il rimedio di tutti i mali, la fonte d`ogni bene, la mo²we del peccato, la pianta % della'risurrezione, l`albero della vita eterna. Questo legno davvero prezioso e degno di venerazione, perciò, sul quale Cristo si sacrificò per noi, deve giustamente divenire oggetto della nostra adorazione4 giacché fu come santificato dal contatto con im santissimo corpo e sangue del Signore. Adoriamo l`immaginÝ stessa della preziosa e vivificante croce, di qualuÖque materia sia composta! Non intendiamo onorare, infatti, l`oggetto materiale (non sia mai!), bensì il significato ch`esso rappresentq, il simbolo, per così dire, di Cristo. L’angelo che annunciò alle donne la risurrezione di Cristo disse: Voi cercate Gesù di Nazaret, il crocifisso. E l`Apostolo, da parte sua avverte: Noi predichiamo il Cristo crocifisso. Dobbiamo perciò adorare il simbolo del Cristo: ovunque infatti si troverà quel segno, lì sarà presente il Sagnore stesso. La materia di cui è composta l`immagine della croce, invece, anche se fosse d`oro o di pietre preziose, non è più degna di alcuna venerazione, una voltË scomparsa, per qualsiasi motivo, la figura originaria. Tutti gli oggetti consacrati a Dio, perciò, noi li veneriamo in modo tale, da riferire alla persona divina il culto che osserviamo per essi. &nbkp; (San Giovanni Damasceno)
CHIESI A DIO
Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.
Domanda9 a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha datE il dolore per comprenderla meglio.<3p>
Gli
domandai la ricchezza per possedere tutto:
Mi ha fatto povero per non essere egoista.
Domandai a Dio tutto per godere la vita:
w
Mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini
nessuno possiede quello che ho io!"
(Kilgour)