Guarda, Maria, l'umanità intera,
questo mondo moderno in cui il disegno divino
ci ha chiamati a vivere ed operare.
E' un mondo che volta le spalle alla luce di Cristo;
e poi teme e geme nelle ombre paurose
che facendo così, questo mondo crea davanti a sé.
La tua voce umanissima, o bellissima tra le vergini,
o degnissima tra le madri,
o benedetta fra tutte le donne,
lo invita a volgere il suo sguardo verso la vita
che è la luce degli uomini,
verso te che sei la lampada che annuncia il Cristo,
sola e somma luce del mondo.
Aiuta il mondo a vivere come creazione di Dio.
Dai al mondo la capacità di valutare ogni cosa
Come dono di Dio, e la virtù di operare con bontà
E di usare tali doni con sapienza e con provvidenza.
Implora la pace per il mondo.
Rendi fra loro fratelli gli uomini,
guidaci ad una società più ordinata e concorde.
Questa è la nostra preghiera!

(Paolo VI)

 

Dal Vangelo di Matteo 5,1-12

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

 

Dagli Scritti di San Massimiliano Kolbe

Chi ardirebbe supporre che tu, o Dio infinito, eterno, mi hai amato da secoli, anzi da prima dei secoli. Tu, infatti, mi ami dal momento in cui esisti come Dio, di conseguenza mi hai amato e mi amerai sempre!…Benché io non esistessi ancora, Tu mi amavi già, e appunto per il fatto che mi amavi, o buon Dio, mi hai chiamato dal nulla all’esistenza!… Per me hai creato i cieli costellati di stelle, per me la terra, i mari, i monti, i fiumi e tante, tante cose belle che vi sono sulla terra… Ma questo non bastava: per mostrarmi da vicino che mi amavi con tanta tenerezza, sei sceso dalle più pure delizie del paradiso su questa terra infangata e piena di lacrime, hai condotto una vita in mezzo alla povertà, alle fatiche e alle sofferenze; e infine, disprezzato e deriso, hai voluto essere sospeso tra i tormenti su un turpe patibolo in mezzo a due canaglie…O Dio d’amore, mi hai redento in questo modo terribile, ma generoso!… Chi ardirebbe supporre?…

Tu, però, non ti sei accontentato di questo, ma vedendo che sarebbero trascorsi ben 19 secoli dal momento in cui sono state effuse queste dimostrazioni del tuo amore e io sarei apparso soltanto ora su questa terra, hai voluto provvedere anche a questo! Il tuo Cuore non ha acconsentito a far sì che io mi dovessi nutrire unicamente dei ricordi del tuo smisurato amore. Sei rimasto su questa misera terra nel santissimo e oltremodo mirabile sacramento dell’altare e ora vieni a me e ti unisci strettamente a me sotto forma di nutrimento…Il tuo sangue ora scorre già nel sangue mio, la tua anima, o Dio incarnato, compenetra la mia anima, le dà forza e la nutre… Quali miracoli! Chi ardirebbe supporre?.. Che cosa avresti potuto darmi ancora, o Dio, dopo esserti già offerto a me in proprietà?… Il Tuo Cuore, ardente di amore verso di me, Ti ha suggerito ancora un altro dono; sì, un altro dono ancora!…

Tu ci hai comandato di diventare bambini, se volgiamo entrare nel regno dei cieli (Mt. 18,3). Tu sai bene che un bambino ha bisogno di una madre: Tu stesso hai stabilito questa legge d’amore. La tua bontà e la tua misericordia, perciò, ha creato per noi una Madre, la personificazione della tua bontà e del tuo amore infinito, e dalla croce sul Golgota, hai offerto Lei a noi e noi a lei… Inoltre hai stabilito, o Dio che ci ami, di costituirla onnipotente Dispensatrice e Mediatrice di tutte le grazie: Tu non rifiuti nulla a Lei, ma neppure Lei è capace di rifiutare alcunché a nessuno… Diamo uno sguardo dentro noi stessi: non è forse vero che ogni volta che ci siamo offerti con tutta l’anima all’Immacolata, madre di Dio e nostra, è sempre entrata la pace nel nostro cuore?…Non è forse vero che quando siamo stati assaliti da una tentazione e non abbiamo mancato di ricorrere fiduciosamente a Maria come figli alla mamma e di aggrapparci fortemente a lei, la nostra volontà ha avuto veramente un sostegno, non si è piegata?… Non è stato proprio così? Chi non lo ha ancora sperimentato, ci provi! Veda, si renda conto personalmente: si accorgerà quanto è potente, quanto è buona la Madre di Dio e Madre nostra. Anche nostra, la nostra Mammina….

Davvero, chi ardirebbe supporre tutto questo, se non ci fosse la voce della fede e la chiara esperienza quotidiana?…

 

Dagli Scritti di San Massimiliano Kolbe

"Falsa è l’idea, abbastanza diffusa, che i santi non siano stati simili a noi.

Anch’essi erano soggetti alle tentazioni, anch’essi cadevano e si rialzavano, anch’essi si sentivano oppressi dalla tristezza, indeboliti e paralizzati dallo scoraggiamento… tuttavia, non confidavano in se stessi, ma ponendo tutta la loro fiducia in Dio, dopo ogni caduta si umiliavano, si pentivano sinceramente, purificavano l’anima nel sacramento della penitenza e poi si mettevano all’opera con un fervore ancora maggiore. In questo modo le cadute servivano a loro quali gradini verso una perfezione sempre maggiore e diventavano sempre più leggeri"

 

"Immaginiamo di essere un pennello nella mano di un pittore infinitamente perfetto. Che cosa deve fare il pennello affinché il quadro riesca il più bello possibile? Deve lasciarsi dirigere nel modo più perfetto. Un pennello potrebbe ancora avanzare delle pretese di miglioramento da parte di un pittore terreno, limitato, fallibile, ma quando Dio, la Sapienza eterna, si serve di noi quali strumenti, allora faremo il massimo, nel modo più perfetto, quando ci lasceremo guidare in modo perfettissimo e totale.

Con l’atto di consacrazione noi ci siamo offerti all’Immacolata in proprietà assoluta. Senza dubbio Ella è lo strumento più perfetto nelle mani di Dio, mentre noi, da parte nostra, dobbiamo essere degli strumenti nelle Sue mani immacolate. Quando, perciò, debelleremo nel modo più rapido e più perfetto il male nel mondo intero? Quando ci lasceremo guidare da Lei nella maniera più perfetta. E’ questa la cosa più importante e unica".

 

 

Signore, Tu hai voluto con sguardo d'Amore
trovare una terra al nostro vagare,
dove piantare una tenda perenne,
fissare la casa del nostro riposo.
Una terra ubertosa, feconda, ridente
dove fermare il cammino dell'uomo.

Maria! Tu sei la terra promessa,
tu che hai creduto all'eterna Parola,
all'impossibile hai dato l'assenso.

Tu la più piccola, l'umile e povera,
l'amata per grazia dal tuo Creatore.

Tu la bellezza che estasia il cuore del Padre,
la mèta del lungo cammino di Abramo e di Davide,
il riposo promesso e atteso dai secoli.

Tu sola la degna di essere madre,
di accogliere in te l'aspettato Emmanuele,
di farti la sede del Tempio divino,
di offrire la carne all'Altissimo Dio.

In te è la casa non fatta di pietre,
ma di un corpo di carne, perché la mia carne,
ogni carne, in te trovi dimora.