NELLA TUA TENEREZZA
Eterno Padre, che hai mandato
il tuo divin Figlio Gesù sulla terra,
concedimi la grazia
di conoscere le tue tenerezze
e di lasciarmi coprire da esse,
per vivere secondo la Tua volontà.

O Gesù, tenerezza del Padre,
che sei venuto sulla terra per effondere
sugli uomini la tua meravigliosa tenerezza,
concedimi la grazia di lasciarmi invadere
dal tuo amore, per vivere
nella speranza dell'eterna salvezza.

O Spirito Santo, accendi
nel mio cuore una scintilla
del tuo Amore tenerissimo, che procede
dal Padre e dal Figlio, per gustarne
l'ineffabile dolcezza ed essere docile
alle tue divine ispirazioni.

 

Il comandamento dell’Amore

Qual è il comandamento di Dio? Quel comandamento nuovo, che è detto nuovo proprio perché rinnova: Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate a vicenda (Gv 13,34). Senti come questa viene dichiarata legge stessa di Dio nelle parole dell`apostolo Paolo: Portate i pesi gli uni degli altri e così adempirete la legge di Cristo (Gal 6,2). Il compimento di tutte le nostre opere è l`amore. Qui è il nostro fine: per questo noi corriamo; verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo. Avete udito nel salmo: Ho visto la fine di ogni opera (Sal 118,96). Dicendo: ho visto la fine di ogni opera, che cosa dunque ha visto il salmista? Mettiamo che sia salito in cima ad un altissimo monte e da quel vertice abbia contemplato e visto tutta la distesa in cerchio della terra e i cerchi dell`universo; forse per questo ha detto: «Ho visto la fine di ogni opera»? Se questa è cosa lodevole, domandiamo al Signore occhi materiali tanto acuti da intravedere qualche monte altissimo della terra, dalla cui cima possiamo vedere la fine di ogni opera. Non andare lontano; ecco, ti dico: sali sul monte e vedi questo termine. Cristo è il monte; vieni a Cristo e vedi il termine di ogni opera. Cosa è questo termine? Interroga san Paolo: Il fine del precetto è la carità che viene da un cuore puro, da una coscienza retta, da una fede non finta (1Tm 1,5). In un altro passo egli dice: L`amore è la perfezione della legge (Rm 13,10)... E ancora: Fine della legge è Cristo, per offrire la giustizia a chiunque crede (Rm 10,4). Che significa allora che Cristo è fine? Significa che Cristo è Dio e fine del precetto è la carità e che Dio è la carità: Padre e Figlio e Spirito Santo sono una cosa sola. Qui è il tuo fine: fuori di qui non c`è altro che la strada; non fermarti sulla strada perché altrimenti non giungerai al fine. In qualunque altro luogo tu sia giunto, passa oltre finché non giungerai al fine. Che cosa è il fine? Per me è buona cosa stare unito al Signore (Sal 72,28). Hai aderito al Signore, sei giunto al termine della strada: rimarrai in patria. Cercate di comprendere! Qualcuno va in cerca del denaro: ma questo non sia il tuo fine; devi passare oltre come il pellegrino. Cerca la strada per dove passare, non il posto dove rimanere. Passa dunque oltre questo ostacolo; cerca la fine del viaggio. Tu cerchi la salute del corpo, ma anche qui non arrestarti. Che cosa è questa salute del corpo, che può essere distrutta dalla morte, indebolita dalla malattia? Instabile, mortale, fluida. Cercala, ma affinché una salute precaria non ti impedisca di compiere opere buone. Il tuo fine dunque non è qui, la salute infatti viene cercata in vista del fine. Tutto ciò che noi cerchiamo in vista di un altro bene, non costituisce il fine; tutto ciò che si cerca per se stesso e senza uno scopo di utilità quello è il fine. Cerchi gli onori; li cerchi forse per mettere in opera qualche tuo progetto, forse per piacere a Dio: non amare l`onore in se stesso, per non fermarti. Cerchi la lode? Se cerchi quella di Dio fai bene; se cerchi la tua lode fai male; resti fermo per strada. Ecco, tu sei amato e lodato: non congratularti se ti lodano; lodati nel Signore, perché ti sia lecito cantare: Nel Signore alla mia anima si darà lode (Sal 33,3)... Allorché tutte le tue opere sono lodate in Dio, la lode a te dovuta non devi temere di perderla. Dio infatti non viene mai meno. Fa' dunque di andare oltre questa lode. Vedete, o fratelli, quanti beni dobbiamo oltrepassare, che non sono il nostro fine! Di essi noi usiamo così come per strada; ce ne cibiamo come avviene nelle stazioni di ristoro per i cavalli, ma poi continuiamo il cammino. Dov`è dunque il fine? «Dilettissimi, noi siamo figli di Dio e non ancora si mostra quello che saremo»: sono parole che ci ha detto proprio questa epistola. Siamo dunque ancora in cammino; dobbiamo ancora proseguire, finché giungeremo a un fine. Sappiamo che quando apparirà, saremo simili a lui perché lo vedremo così come egli è (1Gv 3,2). Questo è fine: là ci sarà perpetua lode, là un Alleluia senza fine. (Agostino, Commento alla prima lettera di san Giovanni)

 

Dall’Imitazione di Cristo

&nbsP;Non si deve fare alcun male, per nessuna cosa al mondo né per compiacenza verso chicchessia; talora, invece, per giovare a uno che ne ha bisogno, si deve senza esitazione lasciare una cosa buona che si sta facendo, o sostituirla con una ancora più buona: in tal modo non si distrugge l'opera buona, ma soltanto la si trasforma in meglio. $/p>

A nulla giova un'azione esterna compiuta senza amore; invece, qualunque cosa, per quanto piccola e˜}isprezzata fssa sia, se fatta con amore, diventa tutta p|ena di frutti. In verità Iddio non tiene conto dfll'azione umana in sé e per sé, ma dei moventi di ciascuno. Opera grandemente colui che agisce con rettitudine; opera lodevolmente colui che si pone al servizio della comunità, più che del suo capriccio. Accade spesso che ci sembri amore ciò che è piuttoswo attaccamento caknale; †iacché è raro che,Csotto le nostre azioni, non ci siano l'inclinaz one naturale, il nostro gusto, la Å speranza%di una ricompensa, il desiderio del nostro comodo. Chi ha un amore vero e perfetto non cerca se stesso, in alcqna sua azion¥, ma desidera solamente che in ogni cosa si realizzi la gloria di Dio. D nessuno è invidiosoAcolui che non tende al proprio godimento, né vuole personali soddisfazioni, desiderando, al di là di ogni bene, di avere beatitudine in Dio. Costui non attribuiSce alcunché di buono a nessuno, ma riporta il bene totalmente a Dio; dal quale ogni cosa procede, comedaÔla sqa fonte e, nel quale, alla fie, tutti i santi godono pace. Oh, fhi avesse anche una sola scmntilla4di vera carità, per certo capir}bbe che tutto fiò che è di questa terra è pieno di vanità.

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PREGHIERA DI UN CONVERTITO
Mio Dio, quanto mi rammarico

di non aver capito nulla della vita,

di aver tentato di capire cose che era inutile capire.

La vita non consiste nel capire, ma nell'amare. 
Fa' mio Dio che non sia troppo tardi! 
Che l'ultima pagina non sia ancora scritta. 
E' stato un deserto la mia vita, perché non ti ho conosciuto. 
Fa' che il deserto fiorisca.

Che ogni minuto che mi resta sia consacrato a Te. 
Che io sia nelle tue mani come fumo portato dal vento.

 Alexis Carrel